Nuoro, Il Maestrale, 2000
Fàulas
Luciano Marrocu
Del federale Coltellacci, in mancanza di altre qualità, tutti pensavano che dovesse le sue fortune politiche alla passione che nutriva per lui una principessa di sangue reale. Erano storie che si raccontavano in segreto, a quei tempi, storie di principesse assatanate e di cazzi giganteschi, cazzi-rompighiaccio, che aprivano la strada a luminose carriere. Certo che a vedere Coltellacci come lo vedeva serra di fronte a sé – di bassa statura e tozzo, la camicia nera punteggiata di forfora, i radi ciuffi di capelli che un audace riporto disponeva in complesse circonvoluzioni – la suddetta nobildonna dimostrava gusti assai strani.
- Mi piace il fascismo e mi piacciono le femmine, - esordì il federale. – Mi piace fotterle, - aggiunse con aria ispirata e a voce molto bassa, come ad iniziarlo a un qualche mistico segreto. – A te, Serra, piacciono le donne?
- Abbastanza, camerata Coltellacci.
- Abbastanza è già qualcosa, con i tempi che corrono. Ma, veniamo al dunque… vedi: sotto l'apparenza di un problema personale, la questione è politica.
- Mi piace il fascismo e mi piacciono le femmine, - esordì il federale. – Mi piace fotterle, - aggiunse con aria ispirata e a voce molto bassa, come ad iniziarlo a un qualche mistico segreto. – A te, Serra, piacciono le donne?
- Abbastanza, camerata Coltellacci.
- Abbastanza è già qualcosa, con i tempi che corrono. Ma, veniamo al dunque… vedi: sotto l'apparenza di un problema personale, la questione è politica.