Milano, Treves, 1921
La bambina rubata
Grazia Deledda
Le mie disgrazie cominciarono presto; quando per gli altri la vita è come il crepuscolo di una bella giornata; quando anche il pianto non è che un segno di gioia. Avevo appena un anno quando caddi di braccio ad una servetta sventata: ferito gravemente alla testa, dopo una lunga infermità rimasi sordo e muto. La mia mamma morì dal dolore: così almeno mi raccontava una sorella che mi prese con sé e mi allevò.