Roma, La Nuova Antologia, 1909
La lepre (Il nonno)
Grazia Deledda
In mezzo ad un'isoletta, che a sua volta emergeva in mezzo ad un fiume larghissimo, splendeva un piccolo lago d'argento verdognolo, o meglio uno stagno circondato di pioppi e di salici, di cespugli di gaggìa selvatica, di erbe alte, carnose e vellutate, fiorite di strani girasoli violacei. Riflessa da questo piccolo stagno, la natura circostante pareva più bella e fantastica, come nell'opera di un artista. Di giorno lo sfondo del cielo autunnale, con le sue tinte cangianti e le sue nuvole capricciose; di notte la grande luna rossastra, le stelle vivissime, i fantasmi tremuli dei pioppi, riprodotti dallo specchio profondo del lago, davano all'isoletta un aspetto fantastico.