Roma, La Nuova Antologia, 1909
Ballora (Il nonno)
Grazia Deledda
La famiglia Pintore, numerosissima, abitava una casetta fra le più antiche del villaggio, in cima ad un sentiero roccioso che pareva il letto d'un torrente. Quest'abitazione, che sorgeva in mezzo ad un cortile roccioso, cinto da un muro di macigni, ricordava i nuraghes, come i sette fratelli Pintore, soprannominati Predas Aspras 1 per il loro carattere rude e primitivo, ricordavano appunto i preistorici costruttori dei nuraghes. Solo il maggiore dei Predas Aspras era ammogliato, vedovo anzi, padre di una graziosa giovinetta, Ballora, e di parecchi ragazzotti che promettevano di diventare alti e rudi come gli zii.