Milano, Treves, 1920
Nostalgie
Grazia Deledda
Roma s'avvicinava. La luna di novembre, una grande luna di madreperla, limpida e melanconica, illuminava la campagna: il vento, fortissimo, attraversava con la sua violenza la violenza della corsa del direttissimo. Regina sonnecchiava e sognava di trovarsi ancora a casa sua; il rombo del treno le pareva lo scroscio del molino sul Po. Ma ad un tratto sentì la mano di Antonio stringere la sua e si svegliò di soprassalto. "Fra poco siamo arrivati", disse il giovane sposo. Regina si alzò, s'appoggiò al finestrino chiuso e guardò fuori.