Torino, notte dell’8 Maggio 1915: un telegramma mi richiamò in servizio, invitandomi a raggiungere immediatamente il Deposito di Ozieri, in Sardegna.
Tre giorni dopo, fui trasferito al comando del 45° Reggimento Fanteria, di stanza a Sassari, dove mi si ordinò di rimanere a disposizione, in attesa del mio libretto personale e delle informazioni richieste. Qualche giorno appena, poi nuovo trasferimento; questa volta a Tempio per la costituzione del primo nucleo della Brigata Sassari.
Venni in seguito a sapere che tale mia destinazione era stata determinata dal fatto che non avevo raggiunto la qualifica di ottimo, durante il servizio di prima nomina, quale Sottotenente di Complemento.
L’aver avuto alcuni giorni di arresti per inevitabili manchevolezze di servizio, mi indicavano allora al comandante del detto Reggimento come immeritevole.
Altri colleghi non ebbero trattamento migliore. A Tempio mi fu assegnato il comando del 4° Plotone della Prima Compagnia del 152° Reggimento, comandata dal capitano Gavino Luigi Serra, la bonarietà e la franchezza del quale mi lusingarono non poco; e nacque in me il vivo proposito di divenire un ottimo ufficiale in guerra, per smentire la qualifica avuta come ufficiale di caserma.
I miei uomini erano in gran parte pastori, nativi di Oliena, Bitti e Orune; gente di animo schietto e sincero, di una fierezza e un coraggio senza limiti, che non conosce tergiversazioni né incertezze, ma solo l’aspra ed eletta fatica dei campi, accompagnata da una rigida e pura disciplina.