Cagliari, Dessì, 1911
Rime diverse
Pietro Delitala
Quell’io che a rei capricci il freno sciolsi,
onde corsi fra sterpi, oblique vie,
e consigliere altri che me volsi,
madonne fei del cor le voglie mie:
veduto che dannoso il frutto colsi
d’andate sì pericolose e rie,
al ver richiamo i traviati sensi,
e fra me dico a me: Che fai? Che pensi?
Sai ben, cieco voler, ch’il giusto Cielo,
onde di nostra vita il corso pende,
in cui forma immortal da mortal velo
- come lume da vetro – irraggia e splende,
non mandò l’uom qui, dove il caldo e il gelo
col suo morire il suo morir sospende,
perché – ritroso al ben, suo eterno impero
sprezzando - oppugni il giusto, e opprima il vero.