Joaquin Arce lo definì una delle figure più importanti della letteratura sarda-spagnola, se non la migliore. Ignorato per tanto tempo sia dai contemporanei che, in tempi recenti, da Tola e Martini che non lo nominano nei loro dizionari e da Toda y Güell, che non fornisce alcun dato biografico, né un giudizio sulla sua produzione. Infine Francesco Alziator nella sua storia letteraria lo segnala, indicando che non vi è alcuna certezza che si tratti di un sardo. In base alle poche notizie che ci fornisce Arce sappiamo che nel 1635 ottenne un privilegio di nobiltà e che, secondo quanto è riportato nel frontespizio del romanzo, El Forastero, fu Primo Contabile dei conti dei beni di sua Maestà e segretario particolare del Marchese di Villasor.
Opere
• Encomios en octavas al Torneo, Cagliari, Antonio Galcerino, 1627,
• El Forastero, Cagliari, Antonio Galcerino, 1636,
Bibliografia
• J. ARCE, La Spagna in Sardegna, introduzione, traduzione e note di Luigi Spanu, Cagliari, TEA, 1982, pp. 181-187.
• F. ALZIATOR, Storia della letteratura di Sardegna, Cagliari, Edizioni della Zattera, 1954.
• G. MARCI, In presenza di tutte le lingue del mondo. Letteratura sarda, Cagliari, Cuec, 2006;
• S. MEREU, El Forastero de Jacinto Arnal de Bolea, “La Grotta della Vipera”, XXII, 76-77, 1996, pp. 21-21.
Antologia
- El forastero, Cagliari, Antonio Galcerin, 1636
- Encomios en octavas al torneo, Cagliari, Antonio Galcerin, 1627