Nato a Cagliari nel 1530 circa e morto alla fine del sec. XVI. È il più antico raccoglitore di leggi sarde. La sua raccolta, corredata di un repertorio delle materie, comprende i capitoli delle Corti tenutesi in Sardegna a partire dal Parlamento del 1421, riunito da D. Alfonso re di Aragona, fino a quello convocato dal Viceré D. Alvaro Madrigal. Coltivò anche la poesia, come appare dal capitolo della Visione dell’Araolla, ma le sue opere non sono giunte fino a noi; ci è rimasto un epigramma in lode di Pio IV compreso negli atti del sinodo tridentino, pubblicati a Cagliari nel 1758.
Opere
• Capitols de cort, del stament militar de Sardenya ara nouamet restampats ... Ab molta diligencia y curiositat reuists per lo magnifich pere Ioan Arque, Caller, F. Guarnerio, 1572.
Bibliografia
• J. F. MIMAUT, Histoire de Sardaigne, ou la Sardaigne ancienne et moderne, considérée dans ses lois, sa topographie, ses productions et ses moeurs, Paris, Blaise, 1825.
• P. TOLA, Dizionario Biografico degli uomini illustri di Sardegna, Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1837-38, vol. I, pp. 123-124.
• G. SIOTTO PINTOR, Storia letteraria di Sardegna, Cagliari, Edizioni della Zattera, 1843-44, vol. IV, pp. 117, 271, 309.
• D. E. TODA Y GUELL, Bibliografía española de Cerdeña, Madrid, Tipografía de los Huérfanos, 1890, pp. 76-77, n. 35.
• R. CIASCA, Bibliografía sarda, Roma, 1931-34, vol. I, p. 148, n. 1422.
• G. MANNO, Storia di Sardegna, a cura di A. Mattone, Nuoro, Ilisso, 1996.