Figlio di genitori sardi, nacque a Roma nel 1925. Dopo aver trascorso gli anni dell’infanzia a Cagliari, si trasferì nuovamente a Roma, ove partecipò attivamente al movimento antifascista e successivamente alla guerra di liberazione. Oltre che da tali dolorose vicende politiche, questi anni furono segnati dalla morte del fratello, dal carcere e dal rischio di una condanna a morte. Nel 1946 iniziò il suo impiego a “l’Unità”, che si protrarrà per quasi vent’anni. Il suo impegno politico fu caratterizzato dall’iscrizione al Pci nel 1943 e dall’ingresso nel Comitato Centrale del medesimo nel 1962. Nel 1966 subì, tuttavia, l’epurazione come dissidente che si trasformò pochi anni dopo in vera e propria radiazione. Fu fondatore del “Manifesto”. Morì nel 2003.
Opere
• Parole al vento, Milano, Kaos, 1990.
• Servabo: memoria di fine secolo, Torino, Bollati Boringhieri, 1991.
• Servabo: memoria di fine secolo, Nuoro, Il Maestrale, 2004.
• La signora Kirchgessner, Torino, Bollati Boringhieri, 1998.
• Prigionieri di guerra, prefazione di P. Nastasi, Palermo, Istituto Gramsci siciliano, 2000.
• Politicamente scorretto: cronache di un quinquennio, 1996-2001, Torino, Bollati Boringhieri, 2001.
• Il nespolo, Torino, Bollati Boringhieri, 2001.
• I luoghi del delitto, Torino, Bollati Boringhieri, 2003.
• Punto e a capo: scritti sul Manifesto 2001-2003, Roma, Il manifesto-manifestolibri, 2004.
Bibliografia
• C. MAXIA, L'età verde come memoria: "Servabo e La signora Kirckgessner” i due libri nei quali Luigi Pintor rievoca gli anni giovanili trascorsi a Cagliari, “Almanacco di Cagliari”, 2001.
• N. TANDA, Un’odissea de rimas nobas. Verso la letteratura degli italiani, Cagliari, Cuec, 2003.
• G. MARCI, In presenza di tutte le lingue del mondo. Letteratura sarda, Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi/Cuec, 2005.