L'autore
Nato a Sassari nel 1841, Enrico Costa compì nel capoluogo turritano gli studi medi ma, rimasto orfano di padre, dovette ben presto affrontare le responsabilità della vita. Impiegato di banca prima presso la Commerciale e in seguito all’Agricola Sarda dove raggiunse il grado di ispettore, passò alla Tesoreria municipale e infine all’Archivio del Comune. Esperto in materia bancaria scrisse diverse relazioni, di cui la più importante è quella sui Monti di Soccorso di Porto Torres. Giovanissimo iniziò a scrivere poesie e novelle, continuò gli studi da autodidatta dedicandosi anche al giornalismo. Fondò e diresse il periodico “La Stella di Sardegna”. Autore di romanze, ballate, libretti d’opera e inni, fu anche romanziere e storico, in particolare si dedicò allo studio delle vicende della città natale dove morì nel 1909.
Il curatore
Giuliano Forresu (Carbonia, 1983) è laureato in Lingue e Culture europee ed extraeuropee all’Università di Cagliari. Attualmente lavora come receptionist in un albergo milanese.
L'opera
Pubblicato inizialmente a puntate su “L’Avvenire di Sardegna”, fra il dicembre 1887 e il marzo 1888, il romanzo La Bella di Cabras uscì in volume nel 1888.
Attraverso il racconto drammatico della vita della giovane Rosa, Enrico Costa elabora un ritratto della Sardegna negli anni di fine Ottocento, ne descrive paesaggi, usi e costumi con una prosa ricca di riferimenti alla cultura contemporanea e insieme capace di rappresentare sentimenti e visioni del mondo propri dei Sardi.