Un capitano di legno
Enrico Costa
Napoleone I, come tutti i grandi uomini, aveva i suoi buoni e i suoi cattivi quarti d'ora. Così, per esempio, si sa che un giovine luogotenente avendo un giorno raccolto il cappello che era caduto all'imperatore questi distratto gli disse:
- Grazie, Capitano...
- In qual reggimento, Maestà? - Rispose con meravigliosa presenza di spirito il luogotenente; e Napoleone, che si trovava in uno dei suoi buoni quarti d'ora, lo promosse Capitano nella Guardia imperiale.
Il giorno dopo (in uno dei suoi cattivi quarti d'ora) Napoleone passava in rassegna uno dei suoi Reggimenti, che non era molto in ordine.
-Chi comanda questa compagnia? - domandò bruscamente.
- Son io, Maestà - esclamò un giovane ufficiale uscendo dai ranghi.
- Siete voi Capitano? - riprese l'Imperatore; e il giovine (forse pensando al capitano promosso il giorno innanzi) rispose tutto allegro:
- No, Sire... ma sono del legno da cui si fanno!
- Va bene - rispose brusco Napoleone - quando farò dei Capitani di legno penserò a voi!
- Grazie, Capitano...
- In qual reggimento, Maestà? - Rispose con meravigliosa presenza di spirito il luogotenente; e Napoleone, che si trovava in uno dei suoi buoni quarti d'ora, lo promosse Capitano nella Guardia imperiale.
Il giorno dopo (in uno dei suoi cattivi quarti d'ora) Napoleone passava in rassegna uno dei suoi Reggimenti, che non era molto in ordine.
-Chi comanda questa compagnia? - domandò bruscamente.
- Son io, Maestà - esclamò un giovane ufficiale uscendo dai ranghi.
- Siete voi Capitano? - riprese l'Imperatore; e il giovine (forse pensando al capitano promosso il giorno innanzi) rispose tutto allegro:
- No, Sire... ma sono del legno da cui si fanno!
- Va bene - rispose brusco Napoleone - quando farò dei Capitani di legno penserò a voi!