A Lidia
Enrico Costa
Tu dormi! - e non sai tu, Lidia gentile,
Che l'arma impugno, a cui con sguardi biechi
Chiedo l'ultimo bacio. Il mondo vile
A la viltà del mio coraggio imprechi!
Non piangerne: sei bella! - il giovin sangue
Entro le vene tue scorre gagliardo:
Il mio, tu il sai, per lento morbo langue
E m'uccide. Sei forte... io son codardo!
La fe' ti rendo. Unir non vo', fanciulla,
Il tuo destino al mio; d'inferma prole
Non vo' infiorar la tua sognata culla.
Or dunque, addio!... Scendo nell'ombre, e rido.
Perché temo il tuo amor mi tolgo al sole,
Perché paura ho di morir m'uccido!