Era buona, era giovine, era bella,
Ricca d’ogni virtù:
La mia Nina era stella,
De le più belle che vediam lassù …
La prima volta (il cor ben lo rammenta!)
La vidi in giardin:
Ai fior pareva intenta
Ch’ella inaffiava dentro a un vasellin.
Ma dopo un anno, ahimè, la poveretta
Dopo un anno morì.
Vuota è la sua casetta,
E le imposte son chiuse da quel dì!
Vidi tornar le acacie alla collina,
E al vasellino i fior;
Ma la mia bella Nina
Più non rividi…ed io la cerco ognor!
E quel giorno pensai: - se in primavera
Tornano i fior, perché
Cogli astri della sera
La Nina mia più non ritorna a me?
E mi rispose il cor: - Tutto si muore
Ciò che ha vita quaggiù!
La fanciulla ed il fiore
Partono insieme…e non ritornan più!
La corolla del fior si è inaridita:
Nina è tornata in ciel…
Muore un fior, nasce l’altro – ecco la vita!
E la vita ha una culla… ed è l’avel!
Sassari, Settembre, 1876