La fornarina
Enrico Costa
A FRANCESCO GIGANTI
(in risposta al precedente sonetto)
(in risposta al precedente sonetto)
Era bella... e l'amò. Negar potea
Un bacio a Raffäel la Fornarina?
Forse a quel bacio attinse Egli l'idea
Ch'ogni opra sua mortal rese divina.
Vile o indegno non è l'amor che crea,
Né insultar tu lo dèi! - muto t'inchina
Alla sventura; né chiamar mai rea
Lei, che d'un cor gentil fu la reìna.
Irrida e imprechi il volgo - tu perdona,
O Poeta! - Assai visse quel Divino
S'ebbe da Lei la gloria e una corona!
Ella un'empia non fu. Pura è la donna
Che diè il suo core all'Angelo d'Urbino
E le forme leggiadre alla Madonna!
Sassari, 10 gennaio 1878.