Due pali e un lenzuolo...
S'inalza l'orrenda
Baracca dal suolo.
Sul lacero lino
Del gran cartellone
Han pinto un bambino
Che atterra un leone.
Si appresta uno strano
Spettacolo umano;
La folla, inebriata,
Fa ressa all'entrata.
Compatta è la massa:
comincia, o gran cassa!
Mentito il sembiante,
Vestita di maglia,
La turba saltante
Si schiera in battaglia;
Insieme al tamburro
E ai timpani, s'ode
Crescente il sussurro
Del popol che gode...
Attenti!... il Pagliaccio
Fa un certo visaccio!
Tacete! - il buffone
Vuol farvi un sermone;
La testa egli abbassa...
Silenzio, gran cassa!
" - Avanti, o Signori;
La corda è già tesa:
Se state al di fuori
Fallisce l'Impresa.
D'un tigre feroce
Vedrete la gola;
un pesce che ha voce,
Un uomo che vola;
Un bimbo a quattr'anni
Che salta sei scanni...
Signori - l'ingresso
È a tutti concesso:
due soldi e si passa...
avanti!... gran cassa!- "
Un biondo fanciullo
Nel circo ha esordito;
È adesso il trastullo
Del popol riunito.
Ha freddo - quei panni
Son troppo leggieri!
È mesto - a quattr'anni
Si han dunque pensieri?...
Le forze ei misura,
Ma trema... ha paura;
Fa un passo... s'asside:
E il pubblico ride.
Sì, ridi, e ti spassa...
Avanti! Gran cassa!...
Un dì quel reietto
Le vie percorrea:
Non pane, non tetto,
Non madre egli avea.
In mezzo al cammino
Da lor fu trovato;
Quel dì, del tapino
Si fece il mercato...
Slogategli l'ossa
Perché servir possa:
Un uom contraffatto
Si presta al baratto...
Lo scempio ci spassa;
Avanti! gran cassa!
Già fischia il flagello
Sul capo innocente.
" - Non salti, o monello?
Si annoia la gente!
Orsù, prendi lena;
Giù a terra la faccia,
Più curva la schiena,
Più tese le braccia! - "
Un grido dal core
Gli strappa il dolore;
Imbianca, sospira,
E il volgo lo ammira!
Sì, applaudi! ti spassa!
Più forte, o gran cassa!
O piccol pagliaccio,
Su, ridi!... su, scherza!
Non vedi tu il braccio
Che scuote la sferza?
Coraggio, sii forte,
Disprezza la vita!
Più irridi alla morte
Più l'opra è gradita.
Sul pallido viso
Componi un sorriso;
Su! Piccolo cane,
Guadagna il tuo pane!...
Due soldi e si passa!
Avanti! gran cassa!
Vien l'Ercole - afferra
L'affranto fanciullo;
Lo leva di terra
Siccome un trastullo.
Con fibre da jena
Lo storce, il comprime;
Qual fionda il dimena,
Lo slancia sublime!...
Un grido straziante
Si udì nell'istante:
Un corpo svenuto
Al suol fu veduto...
La cosa ci spassa;
Avanti! gran cassa!
Al circo è tornato,
Tornato è alla corda:
Lo strazio provato
Ei più non ricorda.
Inconscio egli sale
Sul ponte-Niagara,
E al salto mortale
Lassù si prepara.
Nel celere giro
Gli manca il respiro,
All'orrida scossa
Gli scricchiolan l'ossa...
Per Dio, ci si spassa!
Più forte, gran cassa!
Ma, o ciel, quale ascolto
Tumulto improvviso?
Perché da ogni volto
Fuggito è il sorriso?
" - Che accadde? - Peccato!
Quel bimbo d'inferno
S'è il cranio spezzato;
Non salta in eterno!"
" - Fu inver malaccorto!
" - Suo danno se è morto!
Orsù, continuate,
Colleghi, saltate!
Se il volgo si spassa,
Continua, o gran cassa! - "
E tu, incivilito,
Tu popol, rimani!
Ti è il gioco gradito
Se batti le mani!
Ne hai donde - l'obblio
Tu cerchi a' tuoi mali;
Ti punge il desìo
Dei salti mortali.
Le umane catene
Ti spassan?... ma bene!
Sei servo?... ma bravo,
Proteggi lo schiavo!
Applaudi e ti spassa...
Avanti! gran cassa!
Gran cassa, più forte!
Stordisci la folla
Che passa le porte
Di sangue satolla!
Gran cassa, non senti?
Raddoppia i tuoi rulli;
Deh, sperdi i lamenti
Di cento fanciulli
Quai schiavi venduti,
Trattati quai bruti,
Che alcun non protegge,
Né Culto, né Legge!...
La folla ripassa...
Silenzio, gran cassa!