Nato a Sassari. Avvocato, magistrato, deputato di Cagliari. Per il suo impegno di Consigliere di Cassazione non poté seguire i lavori parlamentari, tanto che nel gennaio 1867 rassegnò le dimissioni. Primo direttore dell’“Indicatore sardo”, che uscì ai primi di agosto del 1833 e che passò poi ad Antonio Martini nel gennaio 1838. Raccolse poesie sarde di tradizione orale in cagliaritano, logudorese e gallurese e le riunì in un volume che comprende alcune fra le migliori composizioni dei più valenti e famosi poeti sardi. Scrisse anche Al deputato Giorgio Asproni in risposta alle accuse da lui mossegli
Opere
• Canti popolari della Sardegna, Cagliari, 1833.
• Alcuni rilievi sui contributi, “L’indipendenza italiana”, n. 2, a. I, 11 aprile 1848.
• Ai municipi, “L’indipendenza italiana”, n. 3, a. I, 18 aprile 1848.
• Un milite cittadino, “L’indipendenza italiana”, n. 5, a. I, 2 maggio 1848.
• Dichiarazione ai suoi amministrati, Cagliari, 1849.
• Al deputato Giorgio Asproni, Cagliari, 1849
Bibliografia
• G. SIOTTO PINTOR, Storia letteraria di Sardegna, Cagliari, Tipografia Timon, 1843-44, vol. I, p. 147. vol. III, pp. 427-428, 506.
• T. SARTI, Il Parlamento Subalpino e Italiano, Roma, 1896-98.
• R. CIASCA, Bibliografia sarda, Roma, Collezione meridionale editrice, 1931-34, vol. III, p. 328, nn. 13127-13131.
• Enciclopedia biografica italiana, serie XLIII-Ministri, deputati, senatori, 1848-1922, Roma, 1940-41, ad vocem.