Di Francesco e Giuseppina Marcias. Nato ad Ales il 23 gennaio 1891 e morto a Roma il 27 aprile 1937. Frequentò il liceo a Cagliari, dove viveva il fratello Gennaro, segretario della sezione socialista. In questa occasione si avvicinò anch’egli al Partito Socialista, prendendo parte a dibattiti sui problemi sociali ed economici dell’Isola. Nel 1911 vinse una borsa di studio, che gli permise di iscriversi alla Facoltà di Lettere a Torino. Iscritto al Partito Socialista, prese parte attiva alla grande manifestazione operaia del 9 giugno 1914. Divenne nel 1915 redattore dell’“Avanti!”. Con Tasca, Terracini e Togliatti fondò “L’Ordine nuovo”, di cui fu segretario di redazione. Di questo periodo è lo scontro tra Gramsci e Tasca sul problema della funzione e l’autonomia dei consigli di fabbrica.
Nel gennaio 1921 prese parte a Livorno al XVII Congresso del Partito Socialista. In quest’occasione appoggiò la scissione per la formazione del “Partito Comunista d’Italia”, di cui divenne membro del Comitato centrale. Designato, con Graziadei e Bordiga, a rappresentare il Partito a Mosca, dovette restare ricoverato per molti mesi in una casa di cura in Russia per le sue difficili condizioni di salute. Intanto in Italia, dopo la marcia su Roma del 28 ottobre del ’21, il Partito Comunista d’Italia dovette entrare nella clandestinità. Nel 1923 la polizia arrestò parte del Comitato esecutivo del P.C. d’I. e fu spiccato un mandato d’arresto anche contro Gramsci. In una lettera al Comitato esecutivo del partito Gramsci comunicava intanto la decisione dell’esecutivo dell’Internazionale Comunista di pubblicare in Italia un nuovo quotidiano, per il quale proponeva come testata “L’Unità”, auspicando l’alleanza fra gli operai del Nord e i contadini del Sud.
Nell’aprile 1924, dopo la sua elezione a deputato, rientrò in Italia. L’8 novembre 1926, nonostante godesse dell’immunità parlamentare, fu arrestato e da quel momento inviato da un carcere all’altro, attraverso tutta l’Italia, finché non fu inviato a Turi di Bari. Durante gli anni di carcere, Gramsci continuò a propagandare le sue idee e a studiare, riempendo 32 quaderni di appunti di vario argomento, che rimasero inediti fino al secondo dopoguerra.
La sua salute, sempre debole, risentì fortemente delle dure condizioni del carcere, tanto che vi furono forti pressioni internazionali presso il governo fascista per la sua scarcerazione.
Ma quando questa finalmente avvenne, era ormai troppo tardi e Gramsci si spense in una clinica romana, dove era stato ricoverato in un estremo tentativo di salvarlo.
Opere
• Alcuni temi della questione meridionale, s.l. 1935.
• I quaderni dal carcere, Torino, Einaudi, 1948-51.
• Quaderni del carcere, edizione critica a cura di V. Gerratana, Torino, 1975. 1977. 2001.
• Quaderno 13: Noterelle sulla politica del Machiavelli, introduzione e note di C. Donzelli, Torino, Einaudi, 1975. 1981.
• Quaderno 19: Risorgimento italiano, introduzione e note di C. Vivanti, Torino, Einaudi, 1975. 1977.
• Quaderno 22: Americanismo e fordismo, introduzione e note di F. De Felice, Torino, Einaudi, 1975. 1978.
• Lettere dal carcere, Torino, 1947.
• Lettere dal carcere, Torino, 1948.
• Lettere dal carcere, Torino, 1952.
• Lettere dal carcere, a cura di S. Caprioglio-E. Fubini, Torino, 1972; con introduzione e note di S. Vassalli, Torino, 1977.
• Lettere dal carcere, a cura di P. Spriano, Torino, 1977.
• Lettere dal carcere, Roma, L’Unità, 1988.
• Lettere dal carcere, Cagliari, 2003.
• Americanismo e fordismo, a cura di F. Platone, Milano, Tipografia Archetipografia, 1949.
• L' albero del riccio, presentazione e note di G. Ravegnani, illustrazioni di F. Frai, Roma Tipografia La Linograf, 1957.
• L’ albero del riccio, presentazione e note di G. Ravegnani, illustrazione di M. E. Agostinelli, Roma, 1978.
• L’albero del riccio, disegni di M. Zucca, prefazione di B. Pitzorno, Ghilarza, Iskra, 2002.
• Lettera inedita per la fondazione de "l'Unità", 1963.
• La costruzione del partito comunista: 1923-1926, Torino, Einaudi, 1978.
• Lettere, 1908-1926, a cura di A. Santucci, Torino, 1992.
• Pensare la democrazia. Antologia dai "Quaderni del carcere", a cura di M. Montanari, Torino, 1997.
• Filosofia e politica: antologia dei "Quaderni del carcere", a cura di F. Consiglio-F. Frosini, Firenze, 1997.
• Lettere a casa, Sassari, 2003.
Bibliografia
• F. ALZIATOR, Storia della letteratura di Sardegna, Cagliari, Edizione della Zattera, 1954, p. 497.
• P. SPRIANO, I protagonisti della storia universale: Gramsci, Milano, 14 settembre 1965, fasc. 14.
• G. FIORI, Vita di Antonio Gramsci, Bari, 1966.
• C. SALINARI-M. SPINELLA, Il pensiero di Gramsci, Roma, 1972.
• G. DESSÌ-N. TANDA, Narratori di Sardegna, Milano, Mursia, 1973, pp. 137-157.
• J. M. CAMMETT, Antonio Gramsci e le origini del comunismo italiano, a cura di D. Zucaro, Milano, 1974.
• G. MELIS, Antonio Gramsci e la questione sarda, con una lettera di A. Leonetti, Cagliari, Stampa, 1975.
• Guida bibliografia alla storia del P.C.I., a cura dell'Istituto di scienze economiche e sociali “Gramsci”, Torino, 1981.
• W. MAURO, Invito alla lettura di Antonio Gramsci, Milano, 1981.
• G. MAMELI, Scrittori sardi del Novecento, Cagliari, EdiSar, 1989.
• G. MARCI, Narrativa sarda del Novecento. Immagini e sentimento dell’identità, Cagliari, Cuec, 1991, pp. 119-127.
• G. PIRODDA, Sardegna, Brescia, Editrice la Scuola, 1992, pp. 351-354.
• A. GRAMSCI, Vita attraverso le lettere, 1908-1937, a cura di G. Fiori, Torino, 1994.
• Gramsci al confino di Ustica: nelle lettere di Gramsci, di Berti e di Bordiga, a cura e con prefazione di V. Tusa, Palermo, 1995.
• L. BERLINGUER-A. MATTONE (a cura di), Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi. La Sardegna, Torino, Einaudi, 1998.
• N. TANDA, Un’odissea de rimas nobas. Verso la letteratura degli italiani, Cagliari, Cuec, 2003.